Pochi mesi dopo il conseguimento del diploma, attratto soprattutto dalle opere scultoree viste in occasione della Mostra della Pietra Lavorata di Castel San Niccolò, Roberto Vignali decise che avrebbe dovuto tentare a svolgere l′attività di scalpellino che sembrava appassionarlo in maniera rilevante.
Non essendo figlio d′arte, come lo sono tanti giovani discendenti dalle dinastie dei Carletti, Colozzi e Rialti, e non avendo nemmeno visto un mazzuolo prima dei vent′anni, chiese a Raffaello Colozzi, uno dei più noti scalpellini artisti, di iniziarlo a quell′affascinante attività accettandolo come allievo.
La famiglia Colozzi si era tramandata la passione per la lavorazione della pietra da almeno da 1000 anni. Avendo due figlie femmine, il maestro decise di insegnare questa nobile arte a Roberto che, dopo avere imparato lavorando con lui per 13 anni, si mise in proprio aprendo la sua attività.
La sua aspirazione più grande è quella di poter un giorno insegnare a ragazzi giovani come lui l′arte del dar forme alla pietra con mazzuolo e scalpello. Per "Omaggio a Francesco", della sezione Arte Sacra della Mostra della Pietra Lavorata di Castel San Niccolò, Roberto Vignali ha realizzato, su una formella di pietra serena, un bassorilievo raffigurante San Francesco con una tortora in mano e un bambino con una gabbia vuota.